Paese:Uruguay
Località:Montevideo
L’Educazione Popolare si contrappone all’educazione formale. Quest’ultima concepisce i partecipanti del processo educativo come contenitori da riempire di conoscenze. È una pratica autoritaria e di passaggio unilaterale di conoscenze, senza riflessione né critica. L’Educazione Popolare o liberatrice, invece, è uno spazio aperto al dialogo, l’incontro e la riflessione. Tramite il superamento della contraddizione educatoreeducando, nessuno educa nessuno ma tutti si auto-educano e creano conoscenze di base e collettive. Nell’ambito del progetto “Red Social” si inserisce l’educazione popolare in cui si realizzano laboratori dinamici di insegnamento-apprendimento basati sulla condivisione di esperienze di lavoro, spirituali, sociali e di organizzazione comunataria. Il laboratorio è condotto dal sociologo con master in educazione popolare Dott. Pablo Trejo Freire. I laboratori si tengono ogni martedì e sabato presso la sede associativa. Si lavora con i fondamenti teorici della I.A.P. (Investigación, Acción, Participativa) secondo cui l’essere umano è al centro del proprio processo di sviluppo sociale, politico ed economico. Si vogliono fornire gli strumenti pedagogici per coadiuvare l’evoluzione sociale, umana e spirituale della comunità formando persone che a loro volta diventino moltiplicatori di educazione popolare. Red Social sostiene progetti di Educazione Popolare ed Alfabetizzazione di adulti Moduli affrontati: *Fondamenti di educazione popolare. 32 h. *Radici storiche dell’educazione popolare.32 h. *Partecipazione cittadina e comunitaria a partire dall’educazione popolare 32 h. *Decentralizzazione a partire dall’educazione popolare.32 h. *Il ruolo della cultura.32 h *Economia sociale e solidale.32 h *Elaborazione di progetti sociali.32h *Elaborazione e lavoro sul progetto di gestioni di orti sociali comunitari *Evento bimestrale “La dormida en la calle. Todos somos responsables”: evento in cui i volontari dell’associazione Un punto en el infinito dormono in strada nella piazza dell’università per denunciare e azzerare le differenze sociali. Nel corso della “dormida” si cucina in strada si condivide il pasto con la gente di strada e partecipano i media locali per dare risalto a questo evento di forte partecipazione sociale.
Obiettivo: facilitare la costruzione collettiva di processi democratici e partecipativi e fornire gli strumenti di cittadini che abbiano acquisito una coscienza critica; elemento fondamentale e urgente per migliorare la qualità della vita, attraverso la soluzione delle proprie necessità di base ed il dialogo con le autorità municipali, dipartimentali e nazionali. Migliorare gli spazi di convivenza sociale, spirituale, familiare e comunitaria nei propri territori.
Partner in loco: Asociación Cultural Un Punto en el Infinito