Paese: Argentina
Località: Cordoba, Catamarca, Salta, Jujuy
Sostegno alle attività ordinarie svolte dai centri di cui beneficiano circa 1500 bambini nelle ande argentine.
Il progetto prevede il sostegno delle attività ordinarie svolte dai centri di accoglienza dislocati nelle ande argentine precisamente nelle regioni di Cordoban Catamarca, Salta, Jujuy.
I centri sono n.8: Chancanì, Alto de Las Juntas, Yunka Suma, La Alumbrera, Antofagasta de la Sierra, Las Cuevas, El Moreno.
Offrono attività gratuite di assistenza per i bambini e i genitori in difficoltà attraverso un servizio mensa che offre un pasto caldo al giorno e una merenda, un piccolo centro di primo soccorso con la fornitura di medicinali utilizzati all’occorrenza dai responsabili in loco e/o dai medici professionisti che periodicamente offrono assistenza gratuita alle famiglie. Il pomeriggio vengono organizzate attività di doposcuola, ricreative e per l’apprendimento di attività artigianali.
I bambini da 0 a 13 anni raggiungono a piedi i nostri centri, anche da soli, o accompagnati dalle loro mamme, che spesso hanno solo 14 anni.
Per il camminare sul suolo pietroso consumano frequentemente le scarpe già di per sé malandate e non è raro vederli arrivare con le calzature squarciate ed i piedi feriti.
I centri di distribuzione sono dei ritrovi nelle zone più interne, limitrofi ai nostri centri di accoglienza dove ogni 15/20 giorni alimenti, medicine, scarpe e vestiario vengono consegnati a coloro che non possono raggiungere i centri. Queste aree geografiche sono considerate particolarmente inospitali per il clima (dove le temperature oscillano dai 20°sotto lo zero di Santa Rosa de Tastil, ai 50 sopra lo zero di Chancanì), per l’altitudine (fino a 4.300 metri sopra il livello del mare), per la totale assenza di vegetazione e per la completa mancanza di servizi e di assistenza sanitaria. La gente vive in piccoli villaggi, le abitazioni sono costruite con terra e pelli, non vi è elettricità né acqua potabile. Non esistono ospedali o strutture, ma solo un’unica ambulanza per l’intero, vastissimo territorio, da noi gestita (ringraziamo per la donazione di questa una carissima famiglia Italiana).
Le principali problematiche riscontrate cui i nostri centri vogliono far fronte sono:
– Malnutrizione soprattutto dei bambini
– Malattie di tipo respiratorio
– Malattie della pelle
– Crescita ritardata
– Ritardo negli anni scolastici
– Diseducazione
– Violenze domestiche
Gli obiettivi principali mirano al: miglioramento della qualità della vita del bambino e delle famiglie e all’apprendimento di tipo scolastico ed educativo dei sani principi etici della vita per un inserimento nella società con le basi necessarie per intraprendere uno stile di vita sano con il rispetto di se stessi e del prossimo.
La controparte locale: i centri sono gestiti in collaborazione con l’associazione locale Fu.Ni.Ma. “Fundacion Los Niños del Mañana”.
La situazione andina:
Sin dall’antichità, le province andine hanno conservato una struttura quasi feudale, in cui un gruppo di famiglie, controlla l’economia, l’amministrazione della cosa pubblica e la politica. Fanno capo ad autorità locali con potestà quasi assolute. Questa situazione è andata aggravandosi durante il cosiddetto Processo di Riorganizzazione Nazionale (la dittatura militare) che, seguendo il progetto della cosiddetta Commissione Trilaterale, ha strutturato un paese per 15.000.000 di persone e, per quanto riguarda la regione andina, ha chiuso gli Alti Forni di Zapla (Jujuy), i pozzi petroliferi di General Mosconi (Salta), la miniera di zolfo (San Luís), ha annullato le vie ferroviarie, ecc. Vale a dire, la già decaduta e corrotta struttura sociale è stata privata delle principali fonti di produzione e dell’unica economica, via di comunicazione e di uscita della scarsa produzione locale. Queste le regioni dell’ abitante locale che emigra verso i centri urbani che offrono più possibilità d’integrazione sociale ma va a peggiorare le condizioni delle misere periferie delle grandi città. Così abbiamo una gran parte della popolazione che si trova totalmente esclusa dal processo produttivo, dalla cultura e dalle formazioni sociali così come queste vengono concepite dalla mentalità europea. Nei grandi centri urbani esiste lo stesso grado di esclusione sociale, ma le caratteristiche del luogo rendono possibili mezzi di sussistenza attraverso l’accattonaggio, la delinquenza, il traffico di stupefacenti, ecc. E’ naturale che queste possibilità non siano presenti nell’ambiente montano di Catamarca o dell’altopiano di Jujuy, con popolazioni isolate e famiglie sparse lungo chilometri di “nulla”. Tale descrizione è utile per capire la realtà dell’ambiente nel quale i nostri la i centri si trovano ad operare.