In questa seconda parte del diario di viaggio ripercorriamo altre tappe dell’itinerario TRIP TO ARGENTINA 2023. Nei mesi di marzo ed aprile 2023, infatti, il nostro presidente @Giovanni Bongiovanni ha visitato le comunità indigene e creole della Foresta del Chaco Salteño, monitorando le opere realizzate, l’avanzamento dei lavori e condividendo il cammino con volontari, collaboratori locali, e rappresentanti dI alcuni Rotary Club.
Victor, il nostro ingegnere civile, al suo fianco, ci racconta di questo viaggio ricco di emozioni ed energia regalandoci una visione unica sulle attività di FUNIMA International in Argentina.
Buona lettura!
Il viaggio doveva continuare, la zona di Embarcación ci aspettava, entusiasmo ed energia non mancavano!
Lasciamo presto Tartagal per Dragones, e poi continuiamo il nostro viaggio verso El Alambrado. La pioggia aveva deteriorato le strade interne quindi dovevamo stare molto attenti.
Lucio, che è il rappresentante del comune in paese, ci aspettava a Dragones. Con grande soddisfazione ho potuto vedere che la signora Mónica Goicoechea, moglie del sindaco e responsabile della Secretaria de Desarrollo Social de Embarcación, era venuta per parlare.
Dopo aver espresso la sua gratitudine nei riguardi del nostro operato, ha sottolineato le problematiche del luogo e le difficoltà che affrontano quotidianamente. Sia Monica che suo marito Carlos sono medici e con loro si può parlare e risolvere i problemi più facilmente.
Abbiamo intrapreso il viaggio a El Alambrado e ancora una volta il fango ha messo alla prova conducenti e mezzi.
In tutte le comunità ci accolgono con gioia. Il cacique Justino Arias si avvicina all’ingresso e l’intera comunità ci circonda. L’opera, non solo è impeccabile nel suo funzionamento, ma è stata chiusa su tutto il suo perimetro, creando un locale per usi di qualsiasi tipo, come visite mediche, incontri comunitari, ecc. Tiziana fissa al muro la targa del Rotary e sorride.
Il caldo è intenso, ma è sopportabile grazie alla soddisfazione che si prova vedendo i sorrisi degli abitanti e dei visitatori.
Improvvisamente, il Chaco ci mostra una delle sue caratteristiche: Il sole è nascosto dietro una nuvola e guardando il cielo puoi vedere nuvole di tempesta arrivare ad alta velocità. Difficile uscire da quell’ambiente, ma la bufera in arrivo ci avvertiva che dovevamo allontanarci al più presto. Avevamo ancora molta strada da fare. La Medialuna, Asamblea de Dios e Las Llanas attendevano la nostra visita.
Quando siamo arrivati a Dragones, dovevamo dirigerci verso La Medialuna, ma le prime gocce di pioggia hanno cominciato a cadere ed entro pochi minuti sarebbe arrivato un acquazzone. Riuscivamo a malapena a vedere la strada, 25 km di fango ci separavano da quella comunità. La mia intenzione era che Tiziana vedesse quella comunità dove abbiamo un nuovo progetto da approvare, ma la preoccupazione era di rimanere bloccati lì poichè la sera Tiziana e Nora avevano l’aereo per tornare a Buenos Aires.
La prudenza ha preso il sopravvento e siamo tornati indietro: era troppo rischioso finire nel fango con una tempesta che non si sarebbe fermata presto!
Un pranzo in una sala da pranzo creola di Dragones è servito per raccontarci le esperienze di questa avventura. Accompagnati da Monica, abbiamo parlato di progetti futuri e abbiamo sorriso quando l’Assessore allo Sviluppo Comunale ha suggerito a FUNIMA di lavorare esclusivamente su Embarcación.
Asamblea de Dios è una delle più grandi comunità di Embarcación. C’è una falegnameria per l’uso comunitario. Lì gli indigeni realizzano mobili per la vendita o per uso personale. Sebbene ci siano acqua ed elettricità, le condizioni di lavoro sono molto discutibili. E’ pericoloso lavorare così. Abbiamo un progetto per convertire la falegnameria in un luogo accogliente e sicuro, in modo da prevenire possibili incidenti.
Tiziana e Giovanni osservano con entusiasmo: queste persone non chiedono semplicemente aiuto, ma un supporto per lavorare e guadagnarsi da vivere. Don Nicolas Sánchez ci mostra con orgoglio il suo posto. FUNIMA può lavorare anche lì.
Il temporale aveva reso inaccessibile la strada per La Medialuna, il programma del giorno è nuovamente cambiato e ci siamo diretti a Las Llanas.
Las Llanas è sulla via del ritorno, è attaccato alla strada, è facilmente accessibile, quindi siamo arrivati senza problemi, accolti dal cacique Don Carlos Centeno, e dal suo assistente e genero, Teodoro Paz. Hanno già la prima torre e il serbatoio. Sono molto felici e speranzosi di avere presto la rete di distribuzione dell’acqua.
Mancava ancora Las Varas, ma l’orologio e le terribili condizioni del percorso mi dicevano che era meglio rimandare perché non saremmo arrivati.
In altre occasioni, il racconto del nostro viaggio sarebbe finito così.
Ma non posso perdere l’occasione di raccontarvi anche quale avventura è stata tornare a casa!
Saremmo dovuti arrivare a Salta alle 20.15, puntuali per l’imbarco del volo di ritorno, ma le vie del Paese erano in stato calamitoso, tra lavori incompiuti e il tanto traffico nonostante fosse un sabato pomeriggio. Con grande sforzo, comunque, siamo riusciti ad arrivare all’aeroporto alle 20.45, proprio mentre l’aereo stava chiudendo le porte, pronto per la partenza!
Insomma, tanto stress e tantissima avventura… con un lieto fine!
Con affetto,
Víctor
Jawana Pelaj