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Il dietro le quinte dei nostri dolci pasquali. Intervista a Giocherenda.

23 Mar 2023

Un impasto morbido e profumato, avvolta da una delicata glassa con granella di zucchero. Ma anche da una coloratissima federa africana fatta a mano, un regalo dal valore unico.

Scegliendo la nostra Foccaccia Veneta porti in tavola la curiosità di un dolce che forse non hai mai assaggiato e “la gioia del fare insieme”.

Ed è qui che vogliamo soffermarci: la “gioia del fare insieme” e l’“interdipendenza”; è questo il significato della parola africana “Giocherenda”.

Giocherenda è un’associazione che ha sede a Palermo formata da giovani creativi provenienti da varie parti del mondo che realizzano giochi cooperativi e splendide creazioni tessili africane.

Troverai le loro creazioni sul nostro shop Pasqua Solidale dalle federe per cuscini, alle tovagliette per la colazione fino ai grembiuli e ai runner da tavola.

Ma chi è Giocherenda? Lasciamo la parola a Din, il Presidente, e a Dawda, uno dei membri fondatori.

Ciao Din, raccontaci di Giocherenda e di te.

Giocherenda nella lingua africana pular significa“solidarietà”, “interdipendenza”, “gioia del fare insieme”. È una parola africana che ha molti significati, per noi significa salutare, ma è un concetto molto più ampio, fa riferimento al sorriso e al saluto che doni.

Il laboratorio creativo di Giocherenda offre coloratissimi tessuti e giochi cooperativi fatti a mano, ma anche laboratori, anche gratuiti, di sartoria, creatività e narrazione, ed esperienze di educazione all’interculturalità e alla cittadinanza attiva ed inclusiva.

Il tutto è iniziato con i giochi cooperativi, tra i primi ci sono i Cubi contafiabe, che sono il nostro gioco di punta. Sono dei dadi che presentano delle immagini su ogni faccia, un lancio dopo l’altro i giocatori creano delle storie collettive, questa cooperazione narrativa permette di abbattere barriere linguistiche, e ogni storia è sempre diversa.

Proseguendo il nostro percorso, è arrivato un momento in cui le spese da affrontare erano sempre di più, e creare solo giochi cooperativi non era più sufficiente né sostenibile. Quindi abbiamo iniziato a pensare a come reinventarci per trovare qualcosa che potesse dare continuità al progetto, abbiamo cominciato a coinvolgere sempre più ragazzi che volessero mettersi in gioco con le proprie abilità ed ambizioni. Le creazioni tessili e i laboratori creativi e di sartoria sono sono stati lo step successivo.

Qual è il tuo obiettivo?

Il nostro obiettivo è di crescere professionalmente e creare lavoro coinvolgendo e formando persone giovani (e meno giovani). Per esempio, un ragazzo che prima si occupava solo della realizzazione dei giochi, ha imparato a cucire con le nostre macchine professionali, ha continuato la sua formazione a Roma e ora lavora in un centro ortopedico dove si occupa di realizzare prodotti che necessitano di un sarto esperto.

Vogliamo diffondere ciò che facciamo per poi aprire dei laboratori in altre città d’Italia e anche in Francia: luoghi in cui poter condividere ed esprimere la propria estrosità e talento; in cui crescere e offrire opportunità di crescita ad altri.

Ciao Dawda, parlaci del tuo percorso come capo sarto all’interno di Giocherenda.

Ho 23 anni, vivo a Palermo da 7 anni e ho scoperto Giocherenda tramite i miei amici Maga e Din.

Studiavamo insieme l’italiano presso un ente di formazione, e un giorno mi hanno parlato del loro progetto e delle prime attività del gruppo, i laboratori di narrazione e i giochi.

Così ho iniziato a collaborare piano piano e sono diventato uno dei membri fondatori di Giocherenda. Facevamo già noi le confezioni dei giochi con i tessuti africani e poi abbiamo pensato di portare avanti il settore della sartoria valorizzando i nostri talenti. Preferisco occuparmi degli accessori, per esempio zaini, trousse e borse porta computer, è quello che più mi piace.

In Gambia ho fatto il sarto, a Palermo ho iniziato in una sartoria sociale e poi ho fatto un tirocinio formativo al Lab Zen2.

Ho deciso di collaborare al progetto perché condivido le idee alla base e mi dà modo di rendere utile la mia esperienza per la comunità in cui vivo lavorando in gruppo. Qui posso dare spazio alla mia creatività e sperimentare utilizzando gli strumenti da lavoro per realizzare qualsiasi cosa mi venga in mente.

Ho legato molto con gli altri ragazzi di Giocherenda, ci aiutiamo a vicenda anche a crescere lavorativamente, ad esempio mi hanno aiutato a scrivere il mio cv e preparare la documentazione per presentarmi a qualche corso.

Qual è il tuo obiettivo?

Il mio obiettivo è quello di condividere le mie capacità con altri, mi piace molto insegnare quando si svolgono laboratori di sartoria.