Oggi, FUNIMA International, facente parte del coordinamento SOS Ballarò scenderà tra le strade del centro storico, per manifestare contro un fenomeno fortemente radicato nel territorio che non può e non deve lasciarci indifferenti: la produzione, lo spaccio e le morti connesse al consumo di crack.
Secondi i dati riferiti, tra il 2016 e il 2020, il numero di uomini consumatori di crack a Palermo è raddoppiato, quello delle donne, addirittura triplicato[1], e da quanto emerge dai fatti di cronaca non solo lo spaccio risulta essere un’importante voce nel bilancio delle organizzazioni malavitose, ma non risparmia nemmeno i minori che si trovano ad assistere alla produzione, a fungere da vedette e ritrovarsi loro stessi consumatori anche grazie all’accessibilità economica: 5 euro a dose. La Prefettura afferma da tempo che nei quartieri più poveri si inizia a farne uso già tra i banchi delle scuola medie.
Una sostanza che corrode il corpo, qualsiasi sogno, aspirazione e rapporto sociale, la forma più potente in cui si presenta la cocaina: fumata raggiunge rapidamente il cervello creando uno sballo intenso, immediato e molto breve (circa 15 minuti) rendendo il consumatore dipendente già dalla prima assunzione.
Gli effetti del consumo sono devastanti, portano l’individuo all’alienazione, ad una forte agressività, con sintomi simili alla schizofrenia, stati paranoici accompagnati da deliri e allucinazioni.
Il craving da crack è uno dei più intensi, la fine della sensazione di esaltazione causata dalla droga provoca una forte depressione, che può portare a pensieri omicidi e suicidi, ed uscirne senza un supporto esterno è estermamente difficile ed improbabile, in quanto per sfuggire al down, la ricerca della dose successiva diventa pressochè incontrastabile.
Roberta Autolitano, assistente sociale ed operatrice di FUNIMA International afferma:
“Perché la manifestazione è rivolta alla cittadinanza? Perchè riguarda tutti noi. Perché è la droga di tutti, è la droga del disoccupato così come dell’avvocato, del padre di famiglia così come del figlio. E’ la droga di Ballarò e Sperone così come di Via Libertà e Viale Strasburgo, i consumatori vengono da tutta la città. Mia madre, mio padre, mio cugino, tutti i componenti della mia famiglia, io compresa siamo possibili consumatori.
Oggi in questa piazza siamo tutti possibili consumatori di crack, ed io non ci sto più! Perchè la gente che mi circonda muore e se non muore fisicamente nell’arco di poco si trasforma, perdendo tutto quello che era prima e quello che sarebbe potuta essere. Si perde il passato così come il futuro.
Lo spaccio ed il consumo di crack è ormai un fenomeno cronicizzato sul territorio palermitano che non avviene in luoghi nascosti ma sotto gli occhi di tutti (dai più piccoli agli adulti). Questo significa che non c’è remora alcuna da parte delle organizzazioni malavitose nel mostrarsi e operare alla luce del sole.
C’è una preoccupante normalizzazione del fenomeno ed io non ci sto, e vorrei che anche ognuno di voi non ci stesse. Intendo che ognuno di noi dovrebbe impegnarsi in qualche modo per rendere gli spazi della propria città dei luoghi di vita e rinascita e non spazi di morte. Io non cerco colpevoli, io cerco complici ed alleati che siano disposti a dare una mano per supportare i consumatori e fronteggiare lo spaccio.
Oggi vi aspettiamo alle 16:00 in Piazza Professa a Palermo, non potete, non dovete mancare!”
[1] http://www.vita.it/it/article/2022/08/10/allarme-droga-a-palermo-troppi-giovani-troppo-crack/163763/