“Cercate di capirmi quando dico: sembrano ormai lontani i momenti in cui ci guardavamo solo attraverso un monitor.
Oggi posso uscire, incontrare amici e colleghi che posso finalmente abbracciare.
Ricordo chiaramente i momenti in cui dovevamo lottare per superare le distanze e non lasciare indietro nessuno.
Oggi la situazione è ben diversa: le attività sono ripartite a pieno regime anche al centro educativo Parco del Sole nel quartiere Albergheria di Palermo; ve lo racconteremo nel prossimo articolo. Ora voglio dare uno sguardo al passato per raccontarvi come abbiamo superato quei momenti.”
Giovanni Bongiovanni – Presidente FUNIMA International
“La costanza prima di ogni cosa”. Ne discuto insieme a Margherita La Spisa, educatrice dell’Associazione Parco del Sole, che racconta come i bambini sono stati seguiti negli stessi orari pomeridiani, dal lunedì al venerdì, attraverso i mezzi digitali che alcuni di loro avevano a disposizione (smartphone e tablet).
“Purtroppo – spiega Margherita – non tutti hanno accesso ad una buona connessione internet e mezzi con cui potersi video-chiamare. In questi casi abbiamo provveduto telefonicamente, garantendo un supporto allo studio e allo svolgimento dei compiti durante tutto il periodo di emergenza. Abbiamo altresì distribuito porta a porta sacchetti colmi di materiale creativo, colori, album da disegno e giochi per impegnare il tempo trascorso in casa con fantasia e con l’intento di accorciare le distanze.
Sebbene la concentrazione e la partecipazione nelle varie attività non fossero le medesime, abbiamo condiviso bellissimi momenti inventando giochi e storie.
Durante le festività pasquali, per citarne uno, abbiamo consegnato uova di cioccolato e realizzato tante pecorelle di mandorle, un dolce tipico siciliano.
Momenti importanti per esprimersi, condividere emozioni e pensieri, superare difficoltà interiori e relazionali, per monitorare l’evoluzione di ogni nucleo familiare e il rapporto tra genitori e figli.
Abbiamo infine constatato che gli smartphone diventavano sempre più un rifugio, un porto sicuro per i bambini che effettuavano anche chiamate notturne in cerca di ascolto e conforto.
L’uso incontrollato di questa tecnologia e la conseguente nascita di dipendenze, è un rischio in cui si incorre quotidianamente, ragion per cui stiamo valutando di inserire laboratori di educazione all’utilizzo consapevole nei prossimi programmi.”
Il progetto è finanziato dalla Fondazione Terzo Pilastro Internazionale e vede il partenariato dell’Associazione Parco del Sole e FUNIMA International Onlus.