“Sono ormai più di due mesi che vivo a Santa Victoria este, terra speciale a nord est dell’Argentina ma provante allo stesso tempo. Il caldo è un po’ diminuito (35°- 40° gradi) grazie alle piogge che però allagano intere strade di fango e impediscono di raggiungere alcune comunità all’interno del “monte”.
Muoversi in questo territorio è veramente difficile, le comunità più grandi distano anche 50, 70 km e il cammino è imprevedibile, l’auto o la moto sono un privilegio di pochi e i servizi di trasporto non esistono praticamente.
Se non hai un mezzo non ti resta che iniziare a camminare, gli abitanti delle comunità infatti percorrono molti chilometri sotto il sole cocente per raggiungere i familiari, l’ospedale o il fiume, oppure se sei fortunato puoi incontrare qualcuno che ti dà un passaggio per un tratto di strada…
Fino ad oggi è stato frustrante non potermi muovere autonomamente e dover continuare a rallentare il passo, ebbene, dopo molti “passaggi a scrocco” e frustrazioni, ho avuto la mia prima mobilità: la bicicletta!!
Certo può sembrare poco e non risolve il problema dei 40° ma vi assicuro che mi sta permettendo di esplorare e scoprire moltissimi aspetti fino ad oggi ignorati, avvicinarmi in modo diverso alle comunità e poter finalmente andare a fare visita ad alcune amiche e amici che vivono nelle comunità più vicine a Santa Victoria Este.
Non potevo trovare miglior mezzo per scoprire nuovi cammini silenziosi e sentieri nascosti tra le foglie di palo santo e le risate dei bambini che cacciano lucertole con la fionda.”
Se ti sei perso i precedenti diari di viaggio: https://www.youtube.com/playlist?list=PL61j8u4QVgHrE_TIfQTG7MwYxcv7ujutm