DONA ORA

Giovanni Bongiovanni

Scritti del Presidente

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NATALE 2019. Insieme alle comunità indigene

Dic 28, 2019

Cari amici,
sono passati quasi 15 anni da quel 25 Maggio del 2005, anno in cui abbiamo dato forma a quell’impeto interiore che ci chiedeva, e quasi ci obbligava a dover fare qualcosa di importante, di essere protagonisti e parte del cambiamento che volevamo per il nostro pianeta e per le vite di milioni di persone. Uomini, donne e bambini che ancora oggi vivono in grande stato di sofferenza, povertà e ignoranza. Nasce FUNIMA International, un’organizzazione con lo scopo di aiutare, supportare e combattere, al fianco di famiglie e comunità, per unirci al loro grido, impugnando quella famosa Carta, che dichiara che: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti, e che essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.
Il nostro impegno si fa strada con uomini ‘giusti’ che lottano per il cambiamento globale, con altre organizzazioni che nascono in difesa dei diritti fondamentali dell’uomo, per l’abbattimento dei muri fisici e mentali tra gli uomini, per un mondo di pace che si instaura con il dialogo; per la distribuzione equa delle risorse, per il rispetto dell’ambiente e la madre terra, la pacha mama, per l’eguaglianza, la fratellanza e l’amore. Per il progresso della scienza dello spirito e della nostra civiltà intesa, come una unica grande civiltà, quella Terrestre.

Vi auguro di vivere felicità e amore con le vostre famiglie in questo periodo di feste, ricordando chi, secondo me, è il più grande dei maestri e dei rivoluzionari di tutti i tempi, Gesù Cristo. E infine vi invito a viaggiare con me con la lettura degli inediti diari di viaggio Trip to Argentina, scritti sull’esperienza nelle comunità indigene della foresta del Chaco salteño. Seguiranno altre pagine di diario sul nostro sito web quindi sui social.
Vi lascio ad un commento che ho fatto ad un’amica al mio ritorno da quest’ultimo viaggio in Argetina, dove sto portando avanti lo studio sulle condizioni sociali che vivono le comunità originarie: “… Non sai quanto si percepisce la speculazione che c’è dietro, non solamente, del paese intero da parte dei grandi interessi dei poteri mondiali, ma del paese stesso ai danni delle fasce più deboli. Con i fondi pubblici la politica specula, le grandi imprese multinazionali guadagnano e i poveri aumentano. Anche qui le famiglie che detengono il potere sono sempre le stesse, sono loro che gestiscono il palco e muovono i burattini. Quanti investimenti vengono fatti per cercare di migliorare le cose senza migliorare nulla, perché gli organi che dovrebbero coordinare la gestione delle risorse sono manovrati. I poveri in realtà sono una risorsa, che è bene mantenere in questo stato perché utile a far crescere la parte ricca. Mantenere ignoranza e creare rapporti di dipendenza. Anche con il sussidio dello stato che queste popolazioni, minoranze etniche, ricevono. Ciò serve a mantenere le cose in uno stato di stallo.”

Quello che viviamo amici miei, nelle continue esperienze con FUNIMA International, è la diretta di ciò che sto per raccontarvi e che negli anni sempre più ho maturato. La povertà non è un caso, è un fatto voluto. È la sopraffazione dei poteri forti a discapito dei più deboli, è la dimostrazione di forza e violenza delle civiltà tecnologicamente più evolute ai danni di quelle materialmente più povere. È la speculazione dei governi, dell’alta finanza, delle grandi multinazionali, di quelle alimentari, delle materie prime, delle risorse energetiche, delle case farmaceutiche, che lucrano sulla sofferenza e l’ignoranza di milioni di persone. Spesso non causano direttamente la morte, ma creano le condizioni per un lungo stato di agonia, che serve a mantene gli equilibri e i guadagni, che da questi ne derivano. Penso a tutte le materie prime, come metalli e combustibili fossili, alle risorse alimentari, che quando va bene, paghiamo a basso prezzo, o derubiamo, dai paesi dell’Africa e dell’America latina; alle guerre che vengono appoggiate da questa o quell’altra lobby di potere, al sistema di signoraggio bancario, al debito pubblico che per anni ed anni ha impoverito sempre di più questi paesi. l delirio e la sfrenata corsa al perfezionamento delle scienze belliche e del controllo delle masse ha portato, pochissimi stati, ad essere i padroni del mondo, a controllarne le risorse manovrando le decisioni di tutti gli altri “piccoli”, seguendo questa logica, stati. Milioni, poi miliardi di persone. Lentamente, inesorabilmente, poche famiglie oggi detengono la maggior parte delle ricchezze del mondo, e gli stati, i governi, sono solamente degli uffici, e i presidenti dei segretari di queste grandi potenze. La globalizzazione del mondo occidentale è arrivata ovunque contaminando anche le zone più isolate e le culture più radicate.
I dati della povertà dichiarati da Oxfam dichiarano che: l’1% della popolazione possiede oltre il 48% della ricchezza mondiale, e che il 19% possiede ricchezza per il 46,5% del totale, mentre l’ 80% della popolazione mondiale si divide il restante 5,5% delle risorse. Tra questi ultimi circa 1miliardo di persone vivono con 1,25$ al giorno, mentre altri 800.000 persone vivono nella totale indigenza (ovvero soffrono la fame). Tra questi ci sono le oltre 24.000 persone che muoiono ogni giorno per carenza di cibo. Fra quell’1% della popolazione che vive nell’agiatezza vi sono 85 individui che possiedono risorse quanto i 3,5 miliardi di persone più povere (2016).

Oggi questa situazione ha reso quasi impossibile il lavoro delle organizzazioni, che operano per il cambiamento. Un mondo così confuso è molto molto difficile da cambiare, è difficoltoso il cammino anche per chi vorrebbe riportare l’equilibrio, lasciando spesso senza speranze anche i migliori intenzionati. E così sembra che nessuno ci creda più al cambiamento, neanche gli “uomini buoni” e “giusti”, ormai pieni di contraddizioni perché scesi a patti con il potere per poter sopravvivere.
Abbiamo bisogno di uomini più decisi e disposti a tutto forse, anche a sacrificare la propria vita in nome di valori che oggi sembrano non essere mai esistiti. Anche se… neanche i martiri sembrano servire più a nulla…dovremmo tramutarci in male forse, camuffarci, e poi uccidere, una volta dentro, il serpente dalla testa…

Video
https://www.youtube.com/watch?v=dt4yc7NfuIE

Link Diario di viaggio “Trip to Argentina”
FULL IMMERSION NELLA FORESTA DEL CHACO CON LE COMUNITA’ ORIGINARIE (prima parte)

LE ORIGINI DEI PROBLEMI, L’ARRIVO DELLA NOSTRA CIVILTA’! (seconda parte)

ACQUA FONTE DI VITA PER LA COMUNITA’ LA MAGDALENA. (terza parte)