TRIP TO ARGENTINA. Scritto di Eleonora Dell’Orca, volontaria di Roma, partita ad inizio maggio per le Ande argentine.

… E non sarà più possibile vedere, sentire, toccare e respirare come prima….comprendere intellettualmente ed emotivamente alcune realtà non sarà mai come viverle… e viverle, anche se solo per pochi giorni,non ti darà più la possibilità di girarti dall’altra parte e accettare ancora una società in cui l’egoismo e l’indifferenza sono la normalità. Una società in cui è più importante fare la fila per comprare l’ultimo modello di un qualsiasi ciarpame piuttosto che rimboccarsi le maniche e aiutare un fratello in difficoltà.
Sconvolge vedere comunità di persone che non hanno niente accoglierti con il sorriso e condividere con te il loro cibo mentre da noi regnano il consumismo e lo spreco più sfrenato. Bambini che sia quando sorridono sia quando sono seri ti guardano con occhi talmente profondi e penetranti da farti sentire nudo difronte allo sguardo di Dio.. Non si sfugge davanti ad occhi così. Anziani con sulle spalle una vita di patimenti e privazioni e violenze che quando ti abbracciano ti trasmettono tutto l’affetto e il calore che sentivi tra le braccia dei tuoi nonni quando eri piccolo.
Vivere ogni giorno rendendosi utili , dando parte di sé per gli altri è la migliore vita che dovremmo desiderare.
Tra un paio di giorni si rientra in Italia ma ognuno di noi non va via del tutto perché lascia tra le Ande una parte di se e porta via non solo il progetto di tornare al più presto ma soprattutto grandi lezioni e esempi di vita da seguire. L’esempio di Ramon Gomez e della sua famiglia che con l’associazione Fundacion Los Niños de San Juan dedicano ogni giorno della loro vita nel migliorare in ogni modo possibile le condizioni di vita delle popolazioni native. L’esempio della FUNIMA International Onlus che ci ha portato qui a vivere questa esperienza e che sia nei continui viaggi in questa splendida terra sia dall’Italia lavora incessantemente per lo stesso fine.
Si torna a casa più ricchi di prima e profondamente diversi e con una parola che risuona nella testa.
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