Sono passatì solo 4 giorni dal mio primo scritto. Ed ho la netta impressione sia passato un mese intero. Non ci siamo fermati mai, e le attività sembrano aver annullato ogni mia cognizione del tempo. Se non fosse per il sole non saprei più distinguere il giorno dalla notte.
Facciamo qualche passo indietro dunque, alla notte tra l’8 e il 9 maggio.
Siamo a bordo di un’auto, 2 pick-up e un furgone carichi di grandi sacchi neri. Ma carichi come non potevo mai pensare potesse essere caricato un fuori strada. Guidiamo delle torri su 4 ruote. Le ore pomeridiane sono trascorse ritirando acqua e alimenti presso delle aziende e sistemando vestiti, scarpe e giochi usati, tutti divisi rigorosamente per fascia di età e sesso. Siamo in viaggio per Santa Victoria Este, località recentemente colpita dall’esondazione del Rio Pilcomayo, dove centinaia sono le famiglie che hanno perso ogni cosa.
Sono le 2:00 del mattino e alcuni di noi sono esausti, tant’è che prima di affrontare il viaggio Ramon ci raccomanda: “Ce la sentiamo tutti? Se c’è necessità ci fermiamo lungo il tragitto o rimandiamo il tutto a domani.. non esitate, dobbiamo arrivare bene e tornare bene.”
Non fa tempo a finire la frase che stiamo sfrecciando ad alta velocità su un largo stradone sud americano completamente buio senza lampioni, facendo slalom fra animali di ogni tipo: maiali, mucche, cavalli, che se anche uno soltanto dovesse tagliarci di colpo la strada, perdiamo un mezzo.
Passiamo da una terra arida e desertica ad una vegetazione fitta e florida. Sole, pioggia, caldo, freddo, a tratti affondiamo nel fango e a tratti chiudo gli occhi per non sentire la vertigine del paesaggio che schizza a bordo strada. Mi sembra di essere in un blitz. Un blitz nella notte.
Giovanni è alla guida e nei sedili posteriori ci sono Eleonora e Roberto. Veramente cerco di far di tutto per rimanere sveglia durante queste 7 ore di viaggio . Ma questa volta ha la meglio Morfeo. Scusa Giò. Buonanotte mondo.
9 Maggio
“Bienvenidos a Santa Victoria Este” è Il cartello di legno che da inizio a questa nuova tappa “Trip to Argentina”. Sono le 9:00 circa. Saltiamo giù dai furgoni e neanche il tempo di sgranchire un pò le gambe che sono catapultata tra bancarelle, musica, donne e uomini, pentole che bollono, bambini che corrono, odore di pollo alla brace e cenere, un pick-up sovraccarico di gente, biciclette, fango e pioggia. Un posto apparentemente sporco, povero e caotico ma che se sai guardare con un poco più di attenzione, tutto è perfettamente collocato e nonostante i nostri standard di “posto pulito, accogliente e comodo”, ti fa sentire perfettamente a tuo agio, come se proprio nulla fosse fuori posto, come se non cambieresti una virgola di ciò che ti circonda. Ed è qui che avremo base durante la notte dopo aver visitato alcune comunità aborigene come Pomis y Wete, La Estrella, Mission la Gracia, Wichi che distano tra i 20 e 40 km dalla nostra postazione….
Sonia
https://www.facebook.com/sonia.demarco.969
https://instagram.com/soniademarco87?utm_source=ig_profile_share&igshid=sfx0js6f22vl